Gino Rivieccio
Gli accadimenti degli ultimi due anni non possono passare inosservati. I cambiamenti sociali ed economici, quelli climatici, per non parlare di quelli umorali, hanno fatto si che la nostra vita cambiasse repentinamente. Senza contare il Covid che ha mutato il nostro stile di vita facendoci chiudere dietro le imposte della diffidenza e dell’isolamento. Ma è sul virus della stupidità e della insulsaggine imbevuta di follia contro il quale non c’è nessun vaccino, che Gino Rivieccio in questo suo monologo teatrale batte l’accento. Un virus che sembra aver ottenebrato le menti anche di chi dovrebbe governare il mondo. Con la consueta ironia e con il garbo e la misura che caratterizzano i suoi spettacoli, il comico napoletano in “Da cosa nasce Cosa” ci porta a sorridere e a riflettere collegando i vari argomenti che affronta come un bambino che trascina le carrozze del trenino legate da un filo sottilissimo. Lui è un capotreno istrionico che sa sottolineare anche con dei francobolli musicali e con il supporto di tre vocalist, le varie fasi dello show. In scena al pianoforte il maestro Marco Ciardiello.